Spesa pubblica e salari più alti per ridurre il dualismo territoriale in Italia

L’atavico dualismo economico tra Nord e Sud Italia è stato tradizionalmente combattuto con politiche economiche dal lato dell’offerta. Flessibilità salariale e occupazionale, deregolamentazioni e incentivi alle imprese sono tra le più citate misure alla base di queste prescrizioni di policy, ben rappresentate nell’ambito dell’Unione europea dalle periodiche country specific recommendation della Commissione.

Spesa pubblica, moltiplicatori fiscali e sostenibilità del debito pubblico

In questo lavoro si quantificano gli effetti della spesa pubblica e delle sue componenti, ossia i consumi e gli investimenti pubblici, sul livello del prodotto interno lordo e sul rapporto debito pubblico/PIL. Applicando un modello econometrico basato sul Local-Projection ad un panel di 14 Paesi OCSE, i risultati mostrano che i moltiplicatori della spesa pubblica totale sono positivi e intorno all’unità e i moltiplicatori degli investimenti pubblici sono più alti di quelli dei consumi. Quando si analizzano gli effetti delle politiche fiscali espansive sulla sostenibilità del debito pubblico, si osserva che tutti gli stimoli fiscali conducono ad una riduzione del rapporto debito/PIL, ma gli investimenti pubblici sono lo strumento più efficace per promuovere la sostenibilità del debito pubblico

L’impatto macroeconomico della spesa pubblica in ricerca e sviluppo

In questo lavoro si analizza l’impatto che gli investimenti pubblici in R&S hanno sulla crescita economica e l’attività innovativa del settore privato. Applicando un modello econometrico basato sul Local-Projection, i risultati mostrano che la spesa pubblica in R&S è associata a moltiplicatori fiscali maggiori di quelli che emergono per altre componenti della spesa pubblica. Dai risultati dell’analisi emerge inoltre che tale tipologia di spesa pubblica è in grado di generare effetti di spillover all’interno del sistema economico, producendo un effetto di crowding-in sulla R&S privata.

La spesa pubblica in Italia e Germania: un confronto per periodi

The weight of public spending on GDP shows different trends in Italy and Germany. Not only is the growth of this parameter, over the period examined, greater for Italy, but Germany manages to contain the dynamics of this parameter by virtue of greater real GDP growth. The more general context seems to have allowed German administrations to effectively use public spending in an anti-cyclical function. The Italian paradox (i.e. a higher growth in public spending, not followed by a greater development of GDP) remains. A phenomenon that leaves the suspicion of a modest “quality” of Italian public spending.

Dai bassi tassi di interesse all’alta spesa militare: crisi di egemonia e pulsioni belliche degli Stati Uniti d’America

La spesa per consumi personali è stata la componente più dinamica della domanda aggregata negli Stati Uniti a partire dalla fine degli anni ‘70. Tra il 1951 e il 1980, il suo rapporto con il PIL è stato in media intorno al 58%, per poi crescere costantemente di 10 punti percentuali, stabilizzandosi dal 2003 al livello più elevato di circa il 68%. A partire dall’inizio della seconda metà degli anni ‘70, la crescita sostenuta della spesa per consumi personali ha compensato sia l’andamento sfavorevole della bilancia commerciale, sia il rallentamento dei consumi pubblici e della spesa lorda per investimenti (la crescita degli investimenti privati ​​è rimasta allineata a quella del prodotto, grazie al peso in rapido aumento degli investimenti in prodotti di proprietà intellettuale che ha controbilanciato un marcato rallentamento degli investimenti in strutture e attrezzature non residenziali).

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