La Brexit è solo un nuovo campanello d’allarme per una Unione Europea sempre più squilibrata e a rischio rottura. Da anni economiaepolitica.it ospita saggi e articoli scientifici, oltre che appelli firmati da economisti di tutto il mondo, allo scopo di diffondere una visione critica del palinsesto macroeconomico del Vecchio Continente, in contrapposizione al mainstream più liberista, al fine di invertire il pericoloso trend che rischia di portare l’Unione Europea verso la disgregazione.
Gli impetuosi processi di divergenza tra le diverse economie europee, la condizione di un mercato del lavoro sempre più asfittico e il futuro grigio della moneta unica sono stati al centro del dibattito sviluppato sulla nostra rivista. Per queste ragioni, economiaepolitica.it seguirà i lavori della scuola estiva che si terrà a Maratea dall’8 all’11 settembre, promossa dalla Regione Basilicata con il patrocinio della Scuola di Governo del Territorio e la direzione scientifico-didattica di Riccardo Realfonzo. Le lezioni e i dibattiti previsti dal programma della scuola estiva permetteranno infatti di fornire ai 25 giovani borsisti ammessi ai lavori di comprendere a fondo le problematiche relative agli squilibri macroeconomici europei e ai destini dei Mezzogiorni, grazie al confronto tra economisti del calibro di Emiliano Brancaccio, Adriano Giannola, Riccardo Realfonzo, Antonella Stirati, Gianfranco Viesti e Vincenzo Visco.
La scuola estiva sembra costituire una occasione rilevante per mettere a confronto tesi e teorie economiche alternative, in modo da comprendere più a fondo i processi macroeconomici in atto in Europa e in Italia. L’Unione europea è nata per promuovere pace e solidarietà tra i popoli che avevano conosciuto i grandi conflitti del Novecento, ma un’architettura istituzionale inadeguata, che soffoca la ogni possibilità di intervento pubblico persino in condizioni di crisi, rischia di ostacolare il raggiungimento di quegli obiettivi ambiziosi. Secondo noi di economiaepolitica.it affinché questi obiettivi così ambiziosi si raggiungano, è importante imprimere una svolta in Europa in direzione delle politiche economiche espansive. Si tratta di questioni che emergeranno anche nei dibattiti e nelle lezioni della scuola estiva.